Ride Green: il Giro d’Italia è campione di sostenibilità
Torino, domenica 29 maggio. Ultima tappa del Giro d’Italia 2016. Vincenzo Nibali taglia il traguardo da leader della classifica generale e viene incoronato per la seconda volta re della corsa rosa più famosa al mondo. Solo due giorni prima era dato ad un passo dal ritiro. Un’impresa, la sua, che resterà nella storia. Così come resterà nella storia questa edizione del Giro, e per motivi che non sono soltanto sportivi. Sul gradino più alto del podio infatti, stavolta Nibali non era solo. A trionfare, con lui, c’era anche l’ambiente. Perché dopo novantanove edizioni, quest’anno il Giro ha scelto per la prima volta di sposare l’idea di eco-compatibilità. E lo ha fatto con Giro d’Italia 2016 “Ride Green”, il progetto sviluppato da Rcs Sport in collaborazione con Erica Soc. Coop. e nove partner del settore ambientale tra cui Ricicla.tv per diffondere la cultura della raccolta differenziata lungo le strade del Giro e dimostrare tappa dopo tappa i benefici ambientali (ma anche economici) del riciclo.
«In tutti i Comuni e le città toccate da questa manifestazione è stato fatto un lavoro che va al di là delle singole tappe – ha dichiarato il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi a Milano nel corso della quale sono stati premiati i comuni “campioni” di differenziata al Giro 2016 – un’opera di sensibilizzazione che probabilmente raccoglierà i suoi frutti anche in futuro. Ride Green ha fatto capire l’importanza della raccolta differenziata, del riciclo e riuso lavorando assieme e a fianco degli enti locali e delle società normalmente preposte a questo compito». I numeri di Ride Green parlano da soli e raccontano un’impresa eroica, che nulla ha da invidiare a quelle dei campioni del pedale: 6771 i kg di rifiuti organici raccolti in maniera differenziata, 34789 i kg di carta e cartone, 3964 i kg di plastica e metalli. E ancora 2114 kg di vetro ed un residuo secco non riciclabile di 9093 kg. Ma la vera misura della buona riuscita di Ride Green è quella espressa dal tasso di riciclo. Perchè dei 56mila kg di rifiuti raccolti lungo le tappe della corsa rosa, l’84% è stato avviato a nuova vita. Un risultato straordinario.
«Il Giro d’Italia ha voluto abbracciare questo progetto fin dall’inizio e la scelta è stata vincente – ha dichiarato Paolo Bellino, direttore generale di Rcs Sport – i numeri parlano da soli e tutte le componenti coinvolte durante la corsa hanno risposto in maniera ottimale a partire dalle squadre, dai comuni coinvolti, agli sponsor fino a noi dell’organizzazione. Un Giro sempre più ecosostenibile è uno dei nostri obiettivi anche per i prossimi anni e si lega a tutti i nostri progetti di Social Responsability». Modena e Torino i comuni che in partenza e in arrivo hanno raccolto il maggior quantitativo di rifiuti differenziati, mentre Arezzo è il comune con il maggior numero di volontari che hanno coadiuvato l’attività di Ride Green. È Cassano d’Adda, invece, il comune che ha meglio integrato la comunicazione di Ride Green con azioni proprie ma coordinate con il progetto stesso, favorendo l’integrazione sociale attraverso volontari di una cooperativa sociale che accoglie rifugiati di guerra. Al comune di Greve in Chianti è andato il riconoscimento per aver meglio coinvolto la ditta di raccolta differenziata a supporto ed integrazione delle attività del progetto Ride Green, mentre Catanzaro ha ricevuto il Premio Start Up Ride Green per essere stato il primo comune ad applicare il progetto Giro d’Italia Ride Green.
«Credo che dal Giro d’Italia sia arrivato un segnale importante verso un nuovo modo di intendere i grandi eventi in Italia e nel mondo – ha detto Roberto Cavallo, amministratore delegato di Erica – ovvero un modo più sostenibile e attento al nostro territorio. Un ringraziamento va a tutti i partner che hanno creduto nel progetto Ride Green, a Rcs Sport che ha creduto nella nostra professionalità, a tutti i Comuni e le Aziende locali che non ci hanno fatto mancare il loro appoggio e ai volontari di tutta Italia che ci hanno dato una mano». Una corsa verde nella corsa rosa, Ride Green, che Ricicla.tv ha supportato, seguito e raccontato con l’ironia e l’originalità dello sguardo di Giuliana Ubertini: dalla partenza di Catanzaro alle incantevoli atmosfere di Benevento, Roccaraso e Sulmona, da Modena, Bibione e Palmanova alle tappe alpine di Pinerolo e Guillestre fino al trionfale finale di Torino, ultimo arrivo di tappa in un’emozionante avventura a metà strada tra sport e sostenibilità ambientale.